Il Mediterraneo Antirazzista nasce nel 2008 e si basa su un’idea fondamentale: il calcio è di tutte e tutti, senza distinzioni di estrazione sociale, genere e colore della pelle! Nel giugno 2008 ci si incontra e si fa festa tra le piazze della Vucciria e di Ballarò, per poi giocare assieme a calcio al Velodromo Paolo Borsellino allo ZEN.
Ci si rende però subito conto che non è solo il calcio ad essere di tutt*, ma lo sport in generale, e, dalla seconda edizione, si organizzano anche tornei di basket ed esibizioni di capoeira. Ci si rende anche conto che il razzismo non colpisce solo coloro che arrivano da fuori Palermo, ma anche ragazzi e ragazze che abitano nelle periferie della città. Proprio per questo motivo, si pensa ad una fase “on the road” prima del torneo finale , che porti i tornei nei quartieri più marginali. Ragazz* dello ZEN si ritrovano a giocare in Piazza Magione, ragazz* di Ballarò partecipano al “Calcio di Strada” allo Sperone: in questo modo, si conoscono, scambiano idee e fanno festa tutte e tutti assieme.
Dalla terza edizione (2010) si aggiunge un altro sport che oggi è tradizione del MA, il cricket. Cominciano anche ad arrivare a Palermo ragazz* di Roma e Napoli. La manifestazione si allarga a macchia d’olio e la fase “on the road” di MA coinvolge anche Roma, e l’anno successivo, Napoli e Milano.
Mentre il MA viaggia per i quartieri della città, organizza convegni e riqualifica spazi pubblici, come Piazza Mediterraneo a Ballarò, aree dello ZEN, di Borgovecchio, Piazza Magione ecc. continuano ad aumentare gli sport (con la sesta edizione nel 2013 arriva il touch rugby) e le tappe “on the road” fuori Palermo diventano vere e proprie manifestazioni autonome gemellate: a Roma, Napoli e Milano si aggiungono Genova, Catania e Lampedusa. Agli eventi palermitani cominciano anche a partecipare in pianta stabile i ragazzi e le ragazze degli SPRAR.
È il questi anni che si consolida il rapporto tra MA e Comune di Palermo, che, oltre a concedere la struttura del Velodromo Borsellino, aiuta con la logistica dei trasporti per rendere l’evento finale accessibile a tutt*. Sempre in questi anni, e specialmente nel 2016, il MA diventa anche campagna, col nome di “Sport Popolare in Spazio Pubblico”. Ci si dà il compito di creare o riqualificare spazi sportivi nei vari quartieri per far sì che lo sport sia ciò che è effettivamente sempre stato, un mezzo per condividere, giocare e stare assieme pubblico, gratuito e accessibile a tutte e tutti.
La decima edizione, nel 2017, è stata un momento di grande festa per tutta la comunità coinvolta. Viste le condizioni pessime del Velodromo, la fase finale si è svolta alla struttura equestre nel parco della Favorita, ma questo non ha frenato l’entusiasmo dei e delle quasi 2000 partecipanti.
In occasione della fase “on the road” dell’undicesima edizione (2018), e precisamente durante la tappa all’Albergheria, si realizza una vera e propria opera d’arte, un murale alto dieci metri che raffigura San Benedetto il Moro. Il santo nero protettore di Palermo ci ricorda come la nostra città sia sempre stata meticcia, accogliente, luogo dove far crescere le proprie e altrui idee e convinzioni di uguaglianza.
L’anno successivo (2019) rappresenta l’apice (per adesso!) della storia della manifestazione. Durante la fase “on the road”, il Mediterraneo Antirazzista diventa MONDIALE ANTIRAZZISTA, e una cinquantina di ragazz* di tutti i quartieri partono per Riace, per condividere la festa e lo sport con persone provenienti da tutto il mondo. Si organizza anche il May Day, concerto di raccolta fondi per Mediterranea, al Castello a Mare: per l’occasione ci vengono a trovare Daniele Silvestri, Roy Paci, Brunori sas e molti altri, per dare il via alla fase finale più partecipata di sempre: più di 2000 persone, dozzine di attività, tutti gli sport e le esibizioni che ci sono venute in mente, con il MA che finalmente torna a casa sua, il Velodromo Paolo Borsellino che il comune di Palermo ha ristrutturato negli anni precedenti.
Poi, come tutto il resto del mondo, anche il MA si deve fermare a causa della pandemia. Negli anni 2020, 2021 e 2022, abbiamo organizzato solo la fase “on the road” e su scala ridotta, con piccoli tornei nei vari quartieri, ma senza una fase finale che coinvolgesse tutte e tutti in un momento di festa e condivisione.
È anche per questo che quella del 2023 sarà un’edizione speciale: i ragazzi e le ragazze, l’organizzazione, i quartieri, tutti e tutte abbiamo voglia di fare festa, di ritrovarci, di stare assieme, di giocare e divertirci. Ci vedremo quindi nei quartieri della città, e poi per l’evento finale dal 15 al 18 giugno.
Il Mediterraneo Antirazzista è tornato!