Il Mediterraneo Antirazzista nasce nel 2008 e si basa su un’idea fondamentale: rompere le barriere del razzismo, dell’esclusione e della marginalità attraverso lo sport e la produzione culturale, intesi come veicolo sociale di confronto e socializzazione. Il Mediterraneo Antirazzista vuole mettere in discussione le dicotomie centro/periferia ed inclusione/esclusione, vuole accorciare le distanze e promuovere relazioni tra tutti e tutte coloro che abitano la città metropolitana. La spinta che fa nascere proprio a Palermo il Mediterraneo Antirazzista è legata all’esigenza di dialogare con la città, al bisogno di innescare meccanismi di cambiamento, di dare forza e riconoscimento a chi vive dentro i quartieri della periferia, dove la marginalità geografica rispetto al centro urbano coincide spesso con quella sociale ed economica.
Da un lato il Mediterraneo Antirazzista nasce direttamente dalla sinergia e dal convergere del lavoro di molte realtà diverse tra loro, e dall’altro è stato esso stesso premessa di reti e collaborazioni nate durante la manifestazione e proseguite con gambe autonome in seguito. L’intento è quello di affermare che non si tratta solo di promuovere ideali antirazzisti, ma anche di dare impulso ad una reale e radicata società eterogenea e multiculturale. Dare ancora più visibilità alle culture e alle realtà “ai margini”, a quelle esperienze e a quelle attività che difficilmente trovano spazio.
La scelta dei luoghi dove si svolge il Mediterraneo non è casuale, ma si tratta di contesti urbani colpiti da importanti processi di esclusione sociale e di discriminazione che riguardano tanto le persone con backgroung migratorio quanto i cittadini e le cittadine italiani/e.
La prima edizione del Mediterraneo Antirazzista si svolge dal 19 al 22 giugno 2008 al Velodromo Paolo Borsellino e prevede un torneo di calcio a 5, ma non solo, tra lo ZEN, l’Albergheria e la Vucciria vengono organizzate diverse iniziative: la festa di apertura per il sorteggio dei calendari, la Festa antirazzista e la premiazione delle squadre.
La manifestazione parla di razzismo come forma di discriminazione che colpisce non solo coloro che arrivano da fuori Palermo, ma anche ragazzi e ragazze che abitano nelle periferie della città. Proprio per questo motivo, dalla seconda edizione (2009) si organizzano diverse iniziative “on the road” prima del torneo finale: tornei nei quartieri, incontri con le scuole e nei centri aggregativi della città. Ragazz* dello ZEN si ritrovano a giocare in Piazza Magione, ragazz* dell’Albergheria partecipano al torneo “Calcio di Strada” allo Sperone. Nel corso del torneo finale vengono introdotti oltre il calcio e la pallavolo, anche il basket e la capoeira.
Dalla terza edizione (2010) cominciano anche ad arrivare a Palermo ragazz* di Roma e Napoli. Come risultato di questi scambi, la manifestazione si allarga a macchia d’olio e dalla quarta edizione (2011) la fase “on the road” del MA coinvolge anche Roma, e l’anno successivo (2012), Napoli e Milano. Si aggiunge inoltre un altro sport che oggi è tradizione del MA: il cricket. Nel corso della quinta edizione il numero dei e delle partecipanti raggiunge la soglia dei 1700 iscritte/i, si aggiunge un nuovo sport (touch rugby) e si organizza il convegno “Epica, etica, etnica, calcio”.
Mentre il MA viaggia per i quartieri della città, organizza convegni e riqualifica spazi pubblici, come Piazza Mediterraneo all’Albergheria o aree dello ZEN, di Borgovecchio, della Kalsa ecc.
Con la sesta edizione (2013) nasce “Sport Popolare in Spazio Pubblico”, una campagna di auto-recupero degli spazi sportivi nei quartieri per far sì che lo sport sia ciò che è effettivamente dovrebbe essere: un mezzo per condividere e accorciare le distanze, pubblico, gratuito e accessibile a tutte e tutti. Le tappe “on the road” fuori Palermo diventano vere e proprie manifestazioni autonome gemellate: a Roma, Napoli e a Milano si aggiunge anche Genova.
Dalla settima edizione (2014) cominciano anche a partecipare in pianta stabile i ragazzi e le ragazze degli SPRAR, il numero dei e delle partecipanti ai tornei supera le 1800 persone.
Nel corso dell’ottava (2015) e della nona (2016) edizione, si aggiungono tre tappe “on the road” (Catania, Milano e Lampedusa), e si consolida la campagna Sport popolare in spazio pubblico grazie alla quale si continua il lavoro nei quartieri per la ripresa degli spazi pubblici destinati allo sport.
Durante la decima edizione, nel 2017, viste le condizioni pessime del Velodromo, la fase finale si è svolta alla Struttura Equestre nel parco della Favorita, ma questo non ha frenato l’entusiasmo dei e delle quasi 2000 partecipanti.
In occasione della fase “on the road” dell’undicesima edizione (2018), e precisamente durante la tappa all’Albergheria, si realizza una vera e propria opera d’arte, un murale alto dieci metri che raffigura San Benedetto il Moro. Il santo nero protettore di Palermo ci ricorda come la nostra città sia sempre stata meticcia, accogliente, luogo dove far crescere le proprie e altrui idee e convinzioni di uguaglianza.
L’anno successivo (2019) rappresenta l’apice (per adesso!) della storia della manifestazione. Durante la fase “on the road”, il Mediterraneo Antirazzista partecipa alla tappa napoletana e al MONDIALE ANTIRAZZISTA, e una cinquantina di ragazz* di tutti i quartieri partono per Riace, per condividere la festa e lo sport con persone provenienti da tutto il mondo. Si organizza anche il “May Day”, un concerto di raccolta fondi per Mediterranea Saving Humans, al Castello a Mare, per l’occasione ci vengono a trovare Daniele Silvestri, Roy Paci, Brunori sas e molti altri, per dare il via alla fase finale più partecipata di sempre: più di 2000 persone, dozzine di attività, tutti gli sport e le esibizioni che ci sono venute in mente, con il MA che finalmente torna a casa sua, il Velodromo Paolo Borsellino, che il comune di Palermo ha ristrutturato negli anni precedenti.
Negli anni 2020, 2021 e 2022 anche il Mediterraneo Antirazzista si deve fermare a causa della pandemia da COVID-19, sia le tappe “on the road” che quella cittadina vengono annullate. Le tappe nei quartieri invece, su scala ridotta e con rispetto delle norme di prevenzione, si svolgono regolarmente.
Nel corso della sedicesima edizione (2023) il Mediterraneo Antirazzista torna in piena forma: oltre 100 squadre partecipanti al torneo finale che si svolge presso la Struttura Equstre, una campagna che attraversa i quartieri di Palermo e una delegazione palermitana partecipa alla tappa napoletana.
Giunti quest’anno (2024) alla diciassettesima edizione del Mediterraneo Antirazzista la campagna diventa “Furiluogo/fuorigioco”, tornei sportivi, attività ludiche e artistiche e attività di cura e recupero degli spazi attraverseranno i quartieri di Palermo tutto l’anno parlando di “vie di fuga”: il tema di questa edizione. Altra grande novità sarà il ritorno al Velodromo Paolo Borsellino per la tappa cittadina che si svolgerà dal 13 al 16 giugno, e la fase on the road che oltre a Napoli torna anche a Catania!